" L'associazione Muovi Equilibri nasce a Bologna con l’intento di ideare, progettare ed attuare progetti di stampo educativo-esperienziale che pongano al centro la persona in interazione con l’ambiente montagna e le sue peculiari caratteristiche, qui intese sia come strumento di lavoro che come setting educativo.
Siamo un gruppo di persone che condividono la passione per la montagna, ognuna con la sua prospettiva e le sue particolarità. Abbiamo competenze multidisciplinari: tra di noi ci sono educatrici e educatori, progettiste e progettisti, biologi, tecnici della montagna come guide alpine, istruttori e istruttrici di arrampicata, MTB, istruttori e istruttrici Cai, guide escursionistiche ambientali.
Scegliamo la montagna tra tutti gli ambienti perché ne conosciamo e riconosciamo il potenziale ludico, ricreativo e trasformativo: crediamo che proporre ed attuare progetti esperienziali in ambiente montano significhi predisporre processi educativi dall’enorme possibilità di crescita e ricerca, sia a livello individuale che di gruppo.
Per questo motivo l’associazione Muovi Equilibri si colloca all’interno del filone della Montagnaterapia (da noi intesa non come rigida cornice metodologica ma come insieme di pratiche condivise) come promotrice di attività e progettualità. Siamo pertanto inseriti nei gruppi di lavoro, partecipando ai vari tavoli e convegni di ricerca, sul territorio locale e nazionale.
Crediamo fortemente che le attività in ambiente montano, se adeguatamente condotte e quindi intenzionate come processi educativi, abbiano infatti un portato di essenzialità e riscoperta di tempi altri, permettendo di predisporsi in relazione con un ambiente che propone stimoli e ritmi differenti da quelli offerti da quello urbano. Questa scelta apre alla possibilità di uscire dalla zona di comfort: questa uscita sarà portatrice di potenziale trasformazione se accompagnata al contempo dalla possibilità di un incontro mediato con il rischio e l’imprevisto.
Obiettivo intenzionale della promozione di tali attività sarà quindi quello di predisporre momenti dedicati alla ricollocazione dell’esperienza, nata proprio dall’incontro con l’inedito e l’imprevisto, mirando sia all’acquisizione di una consapevolezza attiva e critica sia all’esportabilità in altri ambiti della vita (esperienza come potenziale apertura di nuovi orizzonti di possibilità).
I nostri progetti sono destinati a coloro che sono inseriti nella rete dei servizi territoriali alla persona (enti del terzo settore pubblici e privati, come ad esempio cooperative sociali, Asp, Asl, ecc.).
Aspetto non secondario rimane l’opportunità di risignificazione dei rapporti di cura, spesso connotati rigidamente dai ruoli, tramite un incontro inedito tra accompagnatori e accompagnati.
Le nostre proposte riguardano attività esperienziali in natura come arrampicata sportiva, mountain bike, escursionismo e cammini lunghi. Siamo dunque consapevoli che la proposta di attività ludico-esperienziali di stampo educativo in ambiente montano presuppone la messa al centro anche di un altro grande protagonista: il corpo.
La progettazione di interventi di questo tipo cerca di uscire da un approccio abilista, poiché il corpo non è qui inteso come corpo performativo ma piuttosto come strumento di conoscenza, luogo elettivo di incontro tra il piano di realtà e quello emotivo/cognitivo, teatro di sperimentazione dei propri limiti e conflitti.
Siamo quindi convinti, uscendo dall’ottica-obiettivo ed adottando un'ottica-processo, che ogni esperienza psicofisica vissuta in outdoor possa essere inclusiva, accessibile e trasformativa. ”